La prospettiva del tempo

La prospettiva del tempo
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Menada Guzina

"La prospettiva del tempo" riflette sul rapporto tra dolore, guarigione e il tempo. Essa sfida l'idea che il tempo da solo possa curare le ferite, sostenendo che è la nostra dedizione e la capacità di reinventare la gioia a fare la differenza. Un invito a diventare protagonisti attivi della nostra guarigione, trasformando il modo in cui viviamo il tempo e le emozioni.

Ci ho messo un po' di tempo
a capire che NON è il tempo
ad alleggerire una tristezza
ma la capacità di inventarsi
un motivo di gioia, lì
dove ormai si tende solo al broncio

a capire che il dolore
NON passa con il passare dei giorni
passa con la dedizione,
con l'attenzione verso il taglio
con la cura per lo squarcio,
è il nostro sguardo verso la ferita
a favorire la cicatrizzazione
NON il vento, il vento accarezza, NON cuce

a capire che una delusione
NON svanisce a colpi di attesa
NON si dissolve da sola,
ha bisogno di ascolto
dobbiamo diventare tutt'orecchie
con il silenzio,
tornare a mettere una mano sul petto del cuore
e diventate direttori d'orchestra del respiro

Ci ho messo un po' di tempo
a capire che NON è il tempo
a farci dimenticare degli incubi
ma è la nostra insistenza a sognare,
che un terrore non si sconfigge NON pensandoci
che bisogna avere il coraggio di chiedere alla paura
cosa possiamo fare per lei;
in cosa possiamo essere utili

Ci ho messo un po' di tempo a capire
che NON siamo noi
ad aver bisogno di tempo
ma è il tempo ad avere
bisogno di noi. 

Gio Evan